Obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare i cittadini europei al tema dell’alimentazione e alla tutela di questo patrimonio a livello globale. Da diversi anni ormai Slow Food è impegnata nella tutela e nella promozione del valore culturale della biodiversità alimentare, ad esempio con L’Arca del Gusto in cui vengono catalogati i prodotti che rischiano di scomparire in tutto il mondo.
Il cibo è uno straordinario mezzo di comunicazione, capace di veicolare messaggi più di qualsiasi articolo, libro o video. Il cibo ci racconta la sua storia, che ci riporta indietro nel tempo alla scoperta delle radici comuni europee, una storia che non è una sorta di curva increspata, continuamente arricchita da preziose contaminazioni culturali e gastronomiche, spesso dovute ai fenomeni migratori.
Sempre nell’ambito del progetto Food is Culture nei mesi scorsi è stato organizzato un contest rivolto ai cittadini europei per inserire nuovi prodotti da aggiungere al catalogo dell’Arca del Gusto di Slow Food. Alimenti che appartengono alla cultura e alle tradizioni del territorio e che rischiano di estinguersi a causa dell’industrializzazione dell’agricoltura, alla trasformazione degli stili alimentari, ai cambiamenti climatici e all’abbandono delle aree rurali.
Prima classificata è stata la capra verata, razza tipica dell’Estremadura, regione spagnola situata nel Sud-Ovest, questa capra un tempo molto diffusa è stata iscritta nel registro delle razze a rischio di estinzione a causa del progressivo abbandono del suo allevamento. Dal suo latte viene prodotto il queso de La Vera, un formaggio tipico.
Al secondo posto i buffeddhi, un dolce natalizio tipico della comunità grecanica dell’Aspromonte in Calabria, un panzerotto dolce con un ripieno a base di patate dolci, miele, cannella, mosto cotto, chiodi di garofano e buccia di mandarino che sta rischiando di scomparire a causa della difficile reperibilità delle patate dolci.