Nello scorso mese di ottobre è stato lanciato il progetto “Life Claw” che vede come partner il Parco dell’Antola ed il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano come coordinatore del progetto. Life Claw vede la partecipazione del Consorzio di Bonifica di Piacenza, dell’Acquario di Genova, dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità dell’Emilia Occidentale, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, l’Università Cattolica del Sacro Cuore ed i Comuni di Fontanigorda ed Ottone.
L’obiettivo generale del progetto Life Claw, che andrà avanti fino al 2023, è quello di conservare e migliorare le popolazioni attuali del gambero di fiume Austropotamobius pallipes, specie autoctona che da tempo registra un declino nell’area nord-occidentale di Emilia Romagna e Liguria.
Il Parco dell’Antola è direttamente coinvolto in una delle azioni di contenimento delle specie invasive antagoniste, come il Pacifastacus leniusculus, un gambero americano la cui presenza, probabilmente dovuta ad un’immissione accidentale, e la sua successiva diffusione all’interno della Zona Speciale di Conservazione del Lago del Brugneto, rappresenta una minaccia per la specie autoctona.
Il Parco inoltre collaborerà attivamente alla definizione di una “mappa di zonazione dei gamberi”, per identificare i corsi d’acqua più adatti alla sopravvivenza delle specie autoctone nell’area di studio, al fine di individuare misure che ne favoriscono la sopravvivenza e la diffusione, anche attraverso una gestione integrata dell’ecositema e l’adozione di buone pratiche.
Per tutte le informazioni in merito si può visitare il sito del progetto www.lifeclaw.eu